La storia che conto non è molto conosciuta; poiché
i libri di testo non ci contano gli antecedenti dei fatti storici, ma esistono
e le persone che ci piace sapere più, non c’accontentiamo coi semplici
dettagli che ci contano alcuni libri, per quel motivo vi conto come si forgiò
il compromesso di Caspe.
La storia più brillante di Ayllón la troviamo nelľestate di 1411.
İl re delľAragona, Don Martino İ, ľUmano, era morto senza successione.
İl regno si trovava in una situazione critica ed erano vari i pretendenti: Don Giacomo,
conte di Urgell, sposato con una figlia di Pietro İİİ; Don Alfonso, duca di
Gandia; il conte Foix, sposato colľinfante signora Giovanna ďAragona;
Don Federico di Luna, figlio legittimato di Don Martino di Sicilia i pertanto nipote di Martino
İ; Don Luigi ďAnjou, duca della Calabria, e Don Ferdinando, conte di Trastamara,
chiamato anche di Antequera, figlio di Giovanni İ re della Castiglia e della signora
Eleonora ďAragona, un’altra figlia di Pietro İİİ.
Don Ferdinando era il più prossimo parente, poiché Don Federico
di Luna non era stato legittimato per succedere alla corona ďAragona, ed inoltre
godeva di gran fama, specialmente per le sue vittorie in Andalusia e la conquista
di Antequera che gli valse il soprannome. Mentre, gli uomini di buona volontà
cercavano di mettere di accordo i Parlamenti delľAragona, Catalogna e Valencia.
Doveva mantenersi ľunità e ferma ciò fu forzoso accettare un accordo
che risolvesse ľanarchia imperante. Questo accordo basandosi nella nomina di nove
delegati, tre per ognuno dei regni confederati che si riunirono in Caspe.
Nel frattempo, gli intrighi politici fecero che Don Ferdinando si stabilisse in
Ayllón, chiamando la regina signora Caterina di Lancaster ed al suo nipote, il re
Don Giovanni della Castiglia, dopo Don Giovanni İİ, a dove si trasferirono da Riaza
il 16 luglio 1411. Pochi giorni dopo arrivava anche da Ayllón, da Toledo,
il gran taumaturgo San Vincenzo Ferreri, chiamato anche per i re, sistemandosi nel
convento di San Francisco. È fama che predicò davanti ad essi e che consigliò
ai re che gli ebrei avessero quartieri separati dei cristiani. Dice Vergara “İstoria
delľİnsigne Città di Segovia”, İstituto Diego di Apiari:
“İl 16 luglio 1411 si riunirono in Ayllón con
Don Ferdinando di Antequera, signore di questo villaggio, i re signora Catalina e dono Juan İİ, ricevendo
un’ambasciata di Carlo, il nobile di Navarrina, e la vista di San Vincenzo
Ferreri”. Abbiamo fatto questo riferimento menzionando che Don Ferdinando
di Antequera era signore dell villaggio di Ayllón.
Quello che sì ebbe di azzeccata ľelezione di Don Ferdinando di Antequera
nel Compromesso di Caspe nelľaccusata personalità come politico e guerriero;
ebbe qualcosa a che vedere con queste riunioni? È possibile che in esse si forgiasse il
destino, perché San Vincenzo Ferreri fu il suo più infaticabile difensore.
Compromesso di Caspe: Frammento della brutta copia, datato in Caspe, 5 giugno 1412,
dei verbali dei deputati che scelsero re a Don Ferdinando di Antequera, dove il nome
di Ferdinando è cancellato da qualche funzionario della cancelleria ed aggiunto
posteriormente al margine.